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Viaggio del 1793 per lo stato Veneto e Venezia stessa

Lanzi Luigi 8 risultati

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per alcune statue in Venezia e per altre opere in Firenze. Il suo disegno è

Cena di Nostro Signore, una delle tre opere ove scrive il nome. È dipinta

di Zilotti. A Vicenza alcune sue opere più di genio che d 'arte.

strane. Nel Palazzo Ducale varie sue opere con belle architetture ove non ho mai notate

facile e colpeggiante. Una delle opere migliori, Venezia Ognissanti, una Crocifissione,

88] Pittore spedito, di cui molte opere in Padova. Agli Eremitani una Visitazione

. 90v] Padovano. Molte sue opere in patria piuttosto di spirito che di arte

[c. 90v] Venezia. Una delle opere sue migliori è al Refettorio della Carità già

Baldinucci Notizie de' professori del disegno (1845)

a cura di Ranalli 42 risultati

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gli scrittori nel risolvere la dedicazione dell 'opere loro, si troveranno tutti ridursi o all

disegno, con gran dispendio, l 'opere di diversi maestri in città lontane, quando

di lor persona, maniere, tempi, opere, e principali accidenti e bizzarrie succintamente notizia

molti errori di tempi e fatti riconosciuti nelle opere loro; e in questa guisa la mia

di lui discepolo. Molte furono l 'opere di Cimabue fatte in Firenze, e fra

volle la città di Pisa restarsi senza molte opere di sua mano; parte delle quali,

in Ascesi, dove pure aveva fatto molte opere, cioè nella chiesa di sotto di S

chiesa di S. Ciriaco, e altre opere fece di scultura, e architettura della vecchia

e gli furon date a fare tant 'opere, e sì magnifiche, ch 'egli

gloria della Toscana un vivo testimonio dell 'opere di Cimabue e di Giotto, e dalle

contraria a ciò che fusse apparito dall 'opere loro (nel qual caso potremmo dire con

figliuolo, che pure anch 'egli tali opere aveva vedute, avesse fatto lo stesso?

della medesima città di Firenze; le sue opere il testimoniano a Roma, a Napoli,

florenos constitit. In Paradiso eiusdem Basilicæ de opere musaico historiam, qua Christus B. Petrum

eiusdem singularissimi Pictoris fieri fecit, pro quo opere 2200 florenos persoluit etc. 1350.

dice così: [p. 55] Veggonsi opere de 'più antichi pittori in fin da

e pittura, dove ragiona della vita e opere di più pittori cremonesi, in Cremona 1584

. Naviculam in atro Basilicæ Santi Petri, opere vermiculato, miré elaboratum fecit, opera Iocti

da Costantino: Parietes museiario seu musivo opere illustres fuisse reliquiæ probant, licet à vetustate

ne 'suoi Trattenimenti sopra le vite e opere de 'pittori. Che recato in

ed in molt 'altri luoghi dell 'opere di musaico, e di pittura.

senso, quanto fosse, che l 'opere di Cimabue e di Giotto fossero superiori a

danni delle piogge. E pure l 'opere di Buffalmacco fiorentino, discepolo d 'Andrea

'arte, e col testimonio dell 'opere medesime, che verissima, anzi indubitata cosa

del primo, egli non vide l 'opere di Giotto, e di Cimabue, né

; e finalmente il vivo testimonio dell 'opere sue fra tutte l 'altre di quei

città di Venezia, per veder l 'opere de 'maestri, che operavano di musaico

sempre con Apollonio, è probabile che molte opere fussero loro date a fare da 'nostri

. Nel secondo grado espressero le più maravigliose opere di Dio fatte nel mondo, da che

anno 1260 a risplendere in Firenze l 'opere di Cimabue, e secondo quello che di

si mettesse a studiare di proposito le sue opere; perch 'egli è certo, che

sono dilungato; egli avendo sì grand 'opere condotto, non solamente si acquistò gran fama

'arte sua. Puossi applicare all 'opere e fama di questo artefice quello del nostro

secoli fino ad Arnolfo, condussero l 'opere loro, tutto che grandi e dispendiosissime,

il mio intento il far menzione dell 'opere d 'alcuni pochi, di quei che

riconosca la differenza ed il miglioramento nell 'opere di lui. Furono dunque avanti ad Arnolfo

ogni lode. Tornando ora all 'opere d 'Arnolfo: fu parto del suo

imitatori, secondo quello che mostrano l 'opere loro; tali furono un certo fra Ristoro

di quello che essi facevan vedere nell 'opere loro; ma come quegli che s '

nominata chiesa gli furon date a finire alcune opere cominciate da fra Jacopo da Turrita, coll

andare a Roma, a finir quell 'opere; perch 'e 'non si sa

stesso Tafi andasse a dargli aiuto nell 'opere ch 'e 'fece in Pisa,