ordine che io qui per aventura non saprei fare. E però quanto a lui basti questo
Vincenzio, gli diede non molto dopo a fare di marmo, in figure maggiori del vivo
sapere et aver disegno e buona pratica in fare statue, quando insieme con gl 'altri
n 'è una stupendissima che ha fatto fare il signor don Luigi di Tolledo al suo
di stanze in Palazzo, e datoli a fare una statua di braccia 5 d 'una
non credere. E poi, datosi a fare di getto, gli bastò l 'animo
'ora in ora aspetta il marmo per fare la statua di esso signore Duca, maggiore
et un 'altra bellissima statua gli fece fare Luca Martini in Pisa, che poi dalla
n 'intendono. Gli ha poi fatto fare il medesimo Signor[e], per lo suo giardino
il vivo, le quali gli ha fatto fare Bastiano del Pace, cittadin fiorentino, per
di essere stato eletto dal signor Duca a fare la cassa con gl 'ornamenti et una
Scultura et Architettura, si è data a fare a Giovanni di Benedetto da Castello, discepolo
sala il Duca, il quale ha fatte fare al medesimo, di marmo, la statua
militari, per dimostrare quel che ivi a fare venuti fussero, i quattro versi, che
trapassandoli. Quali e quel che ivi a fare venuti fussero, come negl 'altri,
Sposa condotto avessero, fussero innanzi venuti per fare con la Casa de 'Medici il primo
d 'imperio fusse a gara concorso a fare auguste e felici quelle splendidissime noz[z]e. Et
come arebbe per avventura fatto e certo poteva fare, tutta l 'Italia; et in
due cornici muoversi et a poco a poco fare angolo e finalmente in un frontespizio convertirsi;
'ordini e cirimonie che consueti sono di fare; scorgendosi nella parte più lontana, che
per sua intercessione tutto il giorno si veggano fare a que 'fedeli che con devoto zelo
'Servi, si mostravano molto occupati in fare edificare il bellissimo monistero che oggi in Fiorenza
di cantare, e di tutti quei giuochi fare che gl 'ebbri sogliono, quasi di
avventurose noz[z]e, et i suoi gloriosi Augusti fare co 'chiarissimi Medici il parentevole abboccamento,
state, per uso della musica che a fare avevano, ascoste alcune storte musicali. Questi
, se dal glorioso Duca, nato a fare tutte le cose con grandez[z]a e valore,
tanto utile invenzione del piantar le viti e fare il vino, si vedeva Iano in Lazio
combattendo, come è suo costume di sempre fare, presa all 'inimico non porgessero.
et Evandro, che primo in Italia insegnò fare a Pan i sagrifizii, di real
mano, denotante la spezie del giuramento che fare eran soliti quando per il popul romano alcuna
quasi ancor mai tocco colori: nel che fare m 'avviddi che il provarsi e fare
fare m 'avviddi che il provarsi e fare da sé aiuta, insegna e fa che
suo mez[z]o mi diede messer Lorenzo Gamurrini a fare una tavola, della quale mi fece il
alcuni quadri a olio che mi furono fatti fare per mezzo di don Miniato Pitti, abbate
'monaci l 'opera, mi feciono fare innanzi alla porta principale della chiesa, nella
dell 'altro, per avanzar tempo e fare più studio: per non dir nulla che
e facevan bella, la quale mi fece fare il cardinale de 'Medici; nel qual
a ufiziare. Avendomi poi dato a fare la Compagnia del Corpus Domini d 'Arezzo
eremo a vedere quello che disegnavano di voler fare nella loro chiesa. Dove giunto, mi
arei potuto seguitare. Oltre ciò non volli fare con essi alcun patto fermo di danari,
dal Monte San Savino, mi diede a fare una tavola grande a olio nella chiesa di
pastori che l 'adorano. Nel che fare andai imitando con i colori i raggi solari
dell 'anno a venire io tornassi a fare la tavola dell 'altar grande.
e d 'importanza, la tolsi a fare; ma prima volli vedere tutte le più
vasi, animali et altre cose, feci fare a Cristofano dal Borgo, come si disse
nella sua Vita. Nella seconda storia cercai fare di maniera le teste, i panni et
tornai alla quiete e fresco di Camaldoli per fare la detta tavola dell 'altar maggiore.
maggiore mi fu possibile; e perché col fare e col tempo mi pareva pur migliorare qualche
che capitò a Camaldoli messer Bindo Altoviti per fare dalla cella di Santo Alberigo, luogo di
fusse mai possibile. E per potere ciò fare scarico di ogni molesto pensiero, prima maritai