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Baldinucci Notizie de' professori del disegno (1845)

a cura di Ranalli 50 risultati

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che tutti e due avessero mano in alcune opere, le quali fra le molte che il

con tutto ciò di far vedere nell 'opere loro, per quanto fu possibile, vivezze

essa città di Bologna sono altre molte sue opere. Jacopo dipinse l 'anno 1384 tutta

que 'suoi tempi molto abbellito con sue opere essa città di Firenze, ed altre in

assai verisimile, per quanto mostrano le pochissime opere, che oggi veggonsi di sua mano,

Cristofano. Portatosi a Bologna vi fece molte opere: colorì una tavola in Pistoia, e

vita, e 'l mondo le belle opere che promettevano i suoi pennelli, le quali

, ed un altro eziandio ov 'erano opere in rima di poeti provenzali dal nominato Ermete

re, le quali insieme colle vite e opere degli altri poeti provenzali, che furon poi

non già per figure. Oltre l 'opere [p. 310] che costui lavorò in Fiorenza

'una e l 'altra delle quali opere in quel secolo riportò il sommo della lode

Banco a suo tempo riconoscere. Molte altre opere fece Jacopo della Quercia, il quale finalmente

, e gli fosse in aiuto dell 'opere prima del 1400; nel qual tempo,

potesse riuscire il condurre in essa forse più opere di quante mai ve ne avesse fatte qual

da Monte Giovi, e da Ghireto, opere state ordinate a Lorenzo, intorno al 1380

, fu poi poco acconciamente restaurata. Altre opere fece Lorenzo di Bicci per lo contado di

da Uzzano. Per tante e sì belle opere acquistò Lorenzo in Firenze tanto credito, che

affermò il Vasari, diede fine alle sue opere, ed al suo vivere circa l '

. Andatosene poi in Ispagna, fece molte opere per la maestà di quel re, d

colto dalla morte; fece contucciò alcune belle opere in Firenze nel chiostro di Santo Spirito,

la purificazione di Maria Vergine: le quali opere col tempo sono state gettate a terra per

e molto esercitò l 'arte sua in opere a fresco a Città di Castello, ed

proximi preteriti Laurentium Pilippi caputmagistrum dicte fabbrice et opere dicte cattedralis maioris ecclesie florentine pro dicto tempore

28 dicembre: Ioanni Ambrosii caputmagistro dicte opere pro eius salario trium mensium F. 24

esso molto ad essere adoperato. Le prime opere che a questo artefice partorirono buon credito furono

si è di sopra accennato, l 'opere sue circa il 1405 e non altrimenti del

come fece, seguitare a finir le dette opere, il che discorrendo, come il Vasari

infermo che gli chiede limosina: nelle quali opere già fece conoscere d 'aver avanzato di

affaticarsi ch 'e 'fece in quelle opere, in età d 'anni 37 circa

fece un Crocifisso; e diede a vedere opere di suo pennello nella cancelleria dello spedal grande

è di parlar degli artefici e dell 'opere loro) andar discoprendo gli equivochi del nominato

prima di tornare a parlare dell 'altre opere di Lorenzo, è da sapersi, come

ferro, terra, cimatura, cera e opere d 'uomini per bisogno del modello,

dell 'istoria, e parlare delle altre opere di questo grande artefice, colle quali egli

'seguenti periodi. Mentre che l 'opere di Lorenzo ogni giorno accrescevan fama al nome

grande finestra, siccome per altri luoghi ancora opere di sì fatto magistero ebbe a condurre.

le ricompense che a Lorenzo diedero per tali opere i suoi cittadini; bene è vero che

per ultimo, che moltissime furono l 'opere, che fece Lorenzo di metallo di ogni

non hanno l 'ultimo luogo le prime opere di Lorenzo Ghiberti, e di più altri

siccome hanno mostrato per più secoli l 'opere di essi oltramontani. Furono dunque nella Fiandra

della pittura. Questi due fratelli fecero molte opere a tempera con colla e chiara d '

'eccellente pittore. Fece in Bruggia moltissime opere sopra tavole con colla e chiara d '

con gran ragione, e dando poi fuori opere in tal maniera lavorate, non si può

al luogo suo. Molte furono l 'opere de 'due fratelli, quantunque il valore

da sostenere. Fra i potentati che ebbero opere di lui in Italia, uno fu il

finite di quello ch 'erano l 'opere terminate degli altri pittori suoi paesani. Vendevansi

menzione: ma furono ancora molte l 'opere de 'quali negli esterminj della cristiana religione

tal Lansloott Blondeel, che sempre nelle sue opere metteva per segno una cazzuola da muratori.

i mezzi, che a finir l 'opere loro con guadagno e lode conducono, applicandosi

che fu coetaneo del medesimo Lippo. Altre opere scrivono che facesse il Dalmasi, e fra