Risultati per: lume

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Il Figino. Overo del fine della pittura. Dialogo del Rever. Padre D. Gregorio Comanini Canonico Regolare Lateranense. Ove, quistionandosi se 'l fine della pittura sia l'utile overo il diletto, si tratta dell'uso di quella nel Cristianesimo e si mostra qual sia imitator più perfetto e che più si diletti, il pittore overo il poeta.

Comanini Gregorio 6 risultati

  • Testo a stampa
  • Trattati d'arte del '500
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figliuolo, porge a lui quell 'istesso lume vitale che egli aveva ricevuto dal padre,

così questi ricevette da quello l 'istesso lume. Morì Adamo, restò Caino, il

vedeva per qualche spazio di tempo senza altro lume, che con quel solo degli occhi.

'utile, giovandoci esso vie più col lume e col moto, di quello che ci

narici, aprirsi la bocca, languire il lume degli occhi, scolorarsi e palpitare propriamente le

'corpi, talché nel crescere del suo lume crescono molti di loro, e nel mancare

Baldinucci vocabolario (1681)

Baldinucci Filippo 31 risultati

  • opera
  • baldinucci
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certa alzata di muro coperto, per dar lume a stanze, le quali per altro modo

esagona, acciò pigliando da molte parti il lume, diano più splendore. Trovasene di diverse

come per esempio, una mano veduta a lume chiaro col suo color di carne avrà poco

accese, serve a varj usi per far lume, spezialmente adoprandosi ne 'sacri Templi.

visibili. Di questi è principio formale il lume, e la trasparenza principio materiale. Alcuni

per qualsivoglia cagione, sono destinate a dar lume alle stanze, acciocchè per esse non si

fa nella parete della muraglia, per dar lume alle stanze. Fingere. Inventare

, atto a conservar dentro di sè il lume dall 'impeto de 'venti, per

, fatta per ornamento, e per dar lume; detta così dalla similitudine d 'una

d 'una sorta di lanterna da far lume. La copertura della quale, che è

per uso di far la notte trasparire il lume ne i gran cortili, negli androni,

f. V. Chiocciola. Lume m. Splendore illuminante nato dalle cose

cosa, che riluca. I Pittori chiamano lume quella chiarezza, che ridonda dal reflesso dello

, che ridonda dal reflesso dello splendore o lume, sopra la cosa illuminata, cioè un

rilievo. Lumeggiare. V. Lume, ed Oro macinato. Lumiera

. Luminoso add. Pien di lume, lucente risplendente. Lat. Luminosus.

. Lustro m. Splendore, lume, tersezza. Lat. Lumen, splendor

arte, a quello che seguita un chiaro lume del proprio intelletto, che le ragioni del

per esempio una palla che à 'l lume da una parte, viene ad esser mezza

quello spazio, che è tra 'l lume, e l 'ombra, mediante il

ribattimento; ed è proprio della luce o lume, quando rotto da corpo denso torna indietro

la finestra, che le deve dare il lume, acciocchè chi sale e scende, veda

si muti, nè al Sole o altro lume, nè all 'ombra; ma sempre

s 'imprimono gli intorni e 'l lume, che è il bianco del foglio,

tempo rappresentato, tali nelle stanze dove è lume ristretto, tali in campagna dov 'è

gli sbattimenti de 'corpi siano taglienti a lume di Sole, Luna, e fuoco;

, Luna, e fuoco; sfumati a lume di giorno aperto, a tal lume siano

a lume di giorno aperto, a tal lume siano i minori del corpo, a lume

lume siano i minori del corpo, a lume di Sole e Luna eguali al corpo,

Sole e Luna eguali al corpo, al lume di candela maggiori, ma a lume di

al lume di candela maggiori, ma a lume di gran fuoco sminuiscano da 'corpi,

Baldinucci Notizie de' professori del disegno (1681-1728)

Baldinucci Filippo 13 risultati

  • opera
  • baldinucci
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menzogna, non iscopritore di chiarezza e di lume, ma apportatore di tenebre; il che

valor notabile, perché quel piccolo e fievol lume, che egli ebbe questo secondo da quei

, perciocché essi furono i primi a dar lume e crescer perfezzione all 'Arte, che

. Sappiamo in oltre, che questo primo lume della nuova maniera di dipignere fu condotto da

Iacopo Stefaneschi Cardinale 45. Il primo lume di dipingere fu condotto da Cimabue fuor di

che haveva nome Pescione, e non vedeva lume, assai criatura del detto Messer Pino,

voi rimettere in me, che non veggio lume? che potrei io veder quest 'uccelli

non un occhio, dice: togli il lume Gianni, fagli lume; il Pescione essendo

dice: togli il lume Gianni, fagli lume; il Pescione essendo già alla scala dicea

dicea: Messer io non ho bisogno di lume, e quelli dicea: io t '

[p. 30] vatti con Dio, fagli lume Gianni, io non ho bisogno di lume

lume Gianni, io non ho bisogno di lume, e a questo modo il Pescione senza

Giannino con un occhio, e con un lume in mano scesono la scala, e '