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Eccellenza della statua del San Giorgio di Donatello Scultore Fiorentino, posta nella facciata di fuori d'Orsanmichele, scritta da M. Francesco Bocchi in lingua fiorentina; dove si tratta del costume, della vivacità e della bellezza di detta statua

Bocchi Francesco 23 risultati

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in qualità dee essere prezioso è sopra ogni cosa malagevole. Ma noi tra questi artefici non

imperadore, che, preso dalla maraviglia di cosa sì perfetta, nella stanza dove dormiva la

ardire di nominarne molte, perocché è la cosa troppo più oscura e malagevole, che il

negli animi altrui, oltre a modo è cosa malagevole, perocché il congiugnere le parti,

, che così di rado ella in alcuna cosa umana e mortale sia veduta. E di

e delle donne non pare che sia una cosa medesima. Perocché in ciascuna età degli uomini

dall 'altrui forza guaste o da altra cosa lacerate, generano insiememente bruttezza et ingiuria.

parti nella bellezza, e che ogni picciola cosa corrompa questa nobile parte, se ella è

le opere di quelli spogliate interamente? È cosa chiara ad ogni uomo, per quello che

oratoria adiviene, dove alcuni affermano che nessuna cosa è tanto durabile nella memoria di quelli che

che è del vedere, col quale è cosa agevole il giudicare e senza fallo conoscere quelle

sola è riguardevole e mirabile, che altra cosa pensiamo noi che sia cagione dì questo,

tedio, che diletto e contento. Nessuna cosa è che meno al nostro appetito sodisfacci,

quella solamente mirare, poco curando ogni altra cosa, quantunque sia commendabile. Per questo tutto

vi appariscono. Né pensi alcuno che questa cosa sia di poco momento e che poco rilievi

e per questo più il crederresti: nessuna cosa avea che aiutasse la bellezza. Erano i

involte in ornamenti; non vi ha luogo cosa frivola né diletto leggiere, ma gravità di

la virtù sua unita, e da ogni cosa difforme e da ogni sembiante sconcio si sta

, presti a commendarle, più che altra cosa di averne atteso bellezza e perfezzione nell '

negli altrui animi si genera. La qual cosa con tanta felicità è stata formata nel San

quegli che non conosce che la bellezza è cosa mirabile e tanto rara in tutti i tempi

rara in tutti i tempi, che come cosa notabile et incredibile è riputata? Onde non

giustamente le maggiori lodi, che ad una cosa simile si convengono, a questa bellezza del

Trattato della nobiltà della pittura. Composto ad instanzia della venerabil Compagnia di San Luca et nobil Academia delli pittori di Roma. Da Romano Alberti della città del Borgo S. Sepolcro.

Alberti Romano 20 risultati

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in tal desiderio sospesi, ecco (mirabil cosa!) ci parve avanti gli occhi nostri

'altrui giudicio che dall 'eccellenza della cosa. La seconda è la naturale, la

la quale consiste nella natura e perfezzione della cosa, participando di filosofia, et è ancor

come dice un autore, se prima quella cosa, così imaginata, non vien dagli altri

una istoria, o qual si voglia altra cosa, la qual dipoi per mezzo della potenzia

diceva Socrate, comprende sotto di sé ciascheduna cosa che si possi vedere. Et a confirmazion

nondimeno se li responde che non solo tal cosa non vi si trova, ma più tosto

Che la pittura arrechi la prima, è cosa chiarissima per la varietà de 'colori e

per la celerità e brevità di tempo (cosa veramente che sopra ogni altra è gioconda,

e scienzie, manifesti ancor in effigie, cosa sopra ogni altra desiderabile e conseguentemente piacevole;

Giove, dove era l 'imagine di cosa, per la cui attrocità doveasi commovere il

finalmente qui consiste la profondità dello scorto – cosa molto d 'importanza al pittore –,

il qual non è altro se non una cosa disegnata in faccia corta (come, verbigrazia

mezzo di quella in un quadro fingeremo una cosa esser innanzi tanto, quell 'altra tanto

vario, iracondo, inconstante et ingiusto; cosa veramente di molta e maravigliosa considerazione. Lasciamo

volse in alcun modo permetterlo, sapendo per cosa certa che in quella parte vi era la

mandasse un editto, che non si facesse cosa alcuna in luogo sacro (dove si comprende

udire, quelli più d 'ogni altra cosa di continuo fortifica. E però per l

non potendosi l 'ingegno umano occupare in cosa più degna et onorata, dicendoci il divin

imagine così ben compito, che fu giudicato cosa per man d 'Angeli, correndovi tutta

Il Figino. Overo del fine della pittura. Dialogo del Rever. Padre D. Gregorio Comanini Canonico Regolare Lateranense. Ove, quistionandosi se 'l fine della pittura sia l'utile overo il diletto, si tratta dell'uso di quella nel Cristianesimo e si mostra qual sia imitator più perfetto e che più si diletti, il pittore overo il poeta.

Comanini Gregorio 7 risultati

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davanti al re senza portargli a donar qualche cosa, io giudico che almeno debba essere osservato

sì come è 'l suo) ogni cosa, quantunque minima, che loro si porga

Fi. Non era la mia lettura di cosa che lunga fosse, né che apportasse fatica

e per conseguente me. Per la qual cosa voi, Guazzo, non dovreste pungermi in

che ad ogni modo la lezzione è di cosa brieve. Gua. Io leggo per

che tanto a lui piace. Una sola cosa non mi pare di dover passare con silenzio

dell 'arte della pittura. La qual cosa io non so s 'io mi debba