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Il Figino. Overo del fine della pittura. Dialogo del Rever. Padre D. Gregorio Comanini Canonico Regolare Lateranense. Ove, quistionandosi se 'l fine della pittura sia l'utile overo il diletto, si tratta dell'uso di quella nel Cristianesimo e si mostra qual sia imitator più perfetto e che più si diletti, il pittore overo il poeta.

Comanini Gregorio 19 risultati

  • Testo a stampa
  • Trattati d'arte del '500
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senza dubbio essere incorso nello sconvenevole in questa cosa, non essendo verisimile che i beati abbiano

allegorie; ma la pittura con una istessa cosa diletta e giova, perché una medesima imagine

qualche onorata impresa. Onde non camina la cosa con egual passo tra l 'una e

di Michelangelo a dire non esser cosa credibile che i beati, dopo la risurrezzion

'intendere et al contemplare qual si voglia cosa, non impedirà gli intelletti loro dalla contemplazion

; ma lo spezzarla da banda destra è cosa da cavaliere sforzato, quale mostrar vogliono che

. Qui c 'è non so che cosa da avvertire. Se voi, Figino,

alle nozze, dovendo avere i mariti ogni cosa commune con le lor mogli, e non

Benché, se egli errasse in una simil cosa, l 'errore non riuscirebbe intolerabile,

sua tavola osservato il costume romano, come cosa la quale in quei tempi, per lo

. Segue che noi veggiam brevemente, qual cosa nella pittura corrisponda nella poesia al verso.

Latini nel verbo enodare. Ma come questa cosa ben suoni, vedetelvi voi, Signori,

Scita un negro Moro, farà cosa sconcia et affettatissima per ogni capo, dovendo

che et agli uomini passati è stato necessaria cosa il morire, et è a 'presenti

in questa, sì come in ogni altra cosa, il decoro, e dando pochissime pieghe

dalla moltitudine delle figure, ma gusta ogni cosa. Ora, quante parole converrebbe che '

capriccio è questo, ma tuttavia mi sembra cosa di sensi molto profondi. Voi, che

facoltà sue, come farebbe se fosse altra cosa. Vanità dunque si chiamerà quello, di

aveva dipinto la Cena del Salvatore. Qual cosa stimava egli più? i danari o pur

Baldinucci vocabolario (1681)

Baldinucci Filippo 31 risultati

  • opera
  • baldinucci
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. Accompagnato, unito in coppia di altra cosa. Lat. Iunctus, compositus.

Acutus. Adattare. Accomodare una cosa ad un 'altra mediante la convenienza,

Additio. Addoppiare. Crescere una cosa altrettanto ch 'ella non è. Lat

nelle quali bene spesso consiste la grazia della cosa scolpita o dipinta. Ammandorlato.

cera la forma propria del modello della medesima cosa così improntata, la qual forma di cera

. Unire e congiugnere l 'una cosa all 'altra. Appiccato add

chi sale Appoggiare. Accostare una cosa all 'altra. Appoggio m

Arabico, di Arabia; e dicesi di cosa fatta alla fazione, foggia, o uso

, fanno nella sommita un 'angolo, cosa che non segue all 'arco intero o

terribilità, o in altra qualsisia apparenza alla cosa che vuole l 'Artefice rappresentare, è

, che si rende quasi impossibile il far cosa, in tutto e per tutto bella e

si piglia più largamente, cioè per dimostrar cosa che giunga alla misura o al segno d

alla misura o al segno d 'altra cosa; verbigrazia, la scala non arriva a

avverbial. Dicesi di muraglia, o altra cosa, fatta o tagliata a foggia tale,

'Occhio di animali diversi, che lunga cosa sarebbe il descriverle; e tutte anno un

Attaccare. Appiccare, unire una cosa ad un 'altra. Attaccatura

rappresentare. Attorcere. Avvolgere una cosa in sè stessa, o più cose insieme

vantaggio, posto avverbial. Dicesi di cosa situata in posto superiore a quello d '

in posto superiore a quello d 'altra cosa. Avanti. Preposizione che serve

Augnare. Tagliare, o mozzare qualsivoglia cosa, come mazza, trave, tavola,

una certa similitudine che à la forma della cosa così tagliata con l 'ugna delle fiere

sia, o quelli dal quale trae la cosa la sua prima origine. Avvallare.

vivo in su la figura, o altra cosa, che voglion dorare. V. Dorare

fuoco. Avvolgere. Porre una cosa intorno ad un altra in giro.

, sul quale si posa Colonna, o cosa sì fatta. Basamento m.

sola parte alquanto rilevata, ed è una cosa mezzana fra il mezzo rilievo, e il

campeggiare, o vagamente campeggiare, dicesi di cosa ben 'accomodata sopra un 'altra,

, che circoscrive tutte l 'estremità della cosa dipinta; ed è parte di giudizioso Artefice

delli spazi, intendesi anche delle parti della cosa dipinta, che potrebbon tal volta servir di

invenzione. E dicesi anche capriccio talvolta alla cosa stessa fatta, cioè questo, o pittura

fogli o più, secondo la proporzion della cosa da formarsi; come sia secca si soppanna