, col tempo, alterazioni identiche; stessa pittura su materiale diverso subisce alterazioni diverse; diversa
su materiale diverso subisce alterazioni diverse; diversa pittura su eguale supporto materiale subisce, col tempo
» è precisamente quello che si rileva nella pittura di Padova, quando da dipinti giovanili del
Il tramonto della pittura medioevale nell 'Italia del Nord Lezioni
volgeremo a osservare, nel gran fiume della pittura italiana, una corrente principalissima, definita,
dalle varie definizioni propostene: o di « pittura gotica internazionale » o di « periodo di
. La prima, che suona « pittura gotica internazionale », potrebbe sembrar quasi accettabile
del delicato problema storico. La critica della pittura italiana del Trecento è ancora più che non
mentre Giotto crea a Firenze una pittura rigorosamente sintattica e architettonica, il nord d
più europee di quel che non sia la pittura giottesca e rivelano dunque, di
riservare a torto all 'epoca estrema della pittura medioevale. Giova poi rammentare che, se
che, se è pur vero che la pittura toscana, nella seconda metà del Trecento,
è invece proprio in questi decenni che la pittura padana (configuratasi fin dai primi del secolo
Castagno; nel recente e pessimo storiografo della pittura italiana, l 'olandese van Marle,
Non esce, s 'intende, la pittura dal suo tradizionale officio, che era di
religione; rimane cioè per nove decimi « pittura sacra », ma quanti pretesti non trovano
dell 'impossibilità di far rientrare nella « pittura sacra » l 'epos delle crociate?
per il nostro viaggio di esplorazione, dalla pittura bolognese mi sembra opportuno e ragionevole anche per
instancabilmente, ora scissi, ora intrecciati nella pittura a cavaliere dei due secoli. O
le preferenze rappresentative che riappariranno al tramonto della pittura medioevale. Sebbene il pittore avesse avuto l
non altissima, ma tuttavia molto significante della pittura bolognese tra il tardo Trecento e il primo
dopo un nuovo viaggio in Emilia, la pittura dell 'Alberti si fa più affine a
delle fossili se pur nobili astrazioni che la pittura veneziana ancora ripeteva dalla sua tradizione bizantina.
appassionato, egli conobbe direttamente e ripensò la pittura senese e la padana di tutto il Trecento
occhio affettuoso ed instancabile creò quella sua affascinante pittura che sembra tanto più misteriosa e inestricabile,
« vedute » più moderne di tutta la pittura italiana. Lo schema lineare degli oggetti è
ricerca d 'eleganza ritmica, per una pittura più libera e atmosferica, si veda che
e così può fondersi quasi senza sbavature nella pittura ricca e modulata. Si confronti colla scena
'annunzio), è facile parlar di pittura popolare se si attende soltanto alla folla che
. Studiate così le persone principali della pittura marchigiana e Umbro-marchigiana all 'aprirsi del Quattrocento
formazione dei nuovi ideali compositi dell 'ultima pittura medioevale: intendo, la Lombardia.
dell 'arte bolognese e emiliana, la pittura lombarda spinge fino all 'estremo, e
per tempo, alla fioritura più sottile della pittura cortese come sarà impersonata da Gentile da Fabriano
corte. Sebbene limitata mentalmente, questa pittura non mancava di essere ricerca naturalistica di particolari
che lega nella prima metà del Quattrocento la pittura lombarda con la veronese; com 'esso
« padana » di Altichiero. La sua pittura ricca, accarezzata, piena di sfumature e
con i modi della nuova grande persona della pittura veronese, il Pisanello; segno palese,
dimostra così il vero propulsore del rinnovamento della pittura veronese sui primi del Quattrocento. La tavola
giunta dell 'artista. La collaborazione di pittura e scultura in questo e in altri casi
sua visione pittorica, più compiutamente che nella pittura; e ad essere infinitamente libero pur nel
» dell 'artista esattamente come in una pittura, dove la luce è « interna »
piana dimostrazione che non esiste differenza teoretica tra pittura e scultura; chissà, anzi, che
Momenti della pittura bolognese 1934 Prolusione ai corsi universitari
fortunata occasione far cenno di alcuni momenti della pittura bolognese nessuno si attenderà, ne sono certo
italiani operata dalla taumaturgica critica moderna, la pittura bolognese è ormai l 'unico Lazzaro dimenticato
locale. Valgono le stesse ragioni per la pittura? Farebbe già supporre di no la considerazione
Germania), l 'esistenza di una pittura contemporanea di un livello coerente a quell '
figurazione dipinta. E che codesta buona pittura fosse di stampo locale, già preventivamente ci
miniatori (impensabile, intendo, senza una pittura seria alle spalle) che vengono vivacemente illustrando
Ci fu dunque una volta la buona pittura bolognese del Trecento. Ma bisogna lasciar la