buon disegno e condotta con diligenza straordinaria. Dipinse il medesimo a fresco, nel mezzo tondo
grazia e con buona pratica e dolcezza. Dipinse similmente a Gentile Urbinate, vescovo aretino molto
capella maggiore della sua chiesa e quella tutta dipinse; et in due nicchie che la mettevano
in due nicchie che la mettevano in mezzo dipinse in una un S. Rocco e nell
un frate de 'Servi aretino, che dipinse di colori la facciata della casa de '
per la famiglia de 'Benucci. E dipinse nella chiesa di S. Antonio la tavola
giunte. Nella chiesa di S. Giustino dipinse a messer Antonio Rotelli una cappella de '
in fresco un Noli me tangere. Ultimamente dipinse nel Vescovado, per messer Donato Marinelli,
figure. Et a 'Capitani di Parte dipinse in un mezzo tondo una Nostra Donna con
San Miniato fra le Torri fuor della porta dipinse un S. Cristofano di dieci braccia,
. Giovanni Battista. Et in casa Medici dipinse a Lorenzo Vecchio tre Ercoli in tre quadri
grado che nessuno lo arebbe stimato. Dipinse essendo giovanetto nella Mercatanzia di Fiorenza una Fortezza
Barnaba similmente un 'altra. In Ognisanti dipinse a fresco nel tramezzo, alla porta che
di bronconi che buttavano fuoco, la quale dipinse grande quanto il vivo; et ancora un
quale opera egli con maestria e finitissima diligenza dipinse. Èvvi ritratto appiè Matteo inginocchioni e la
. Maria Novella di Fiorenza, dove Filippino dipinse la capella, una sepoltura di marmo
non mise in opera i sopradetti cartoni, dipinse nondimeno alcune cose; e fra l '
portato molto bene; onde poco appresso ne dipinse in S. Salvi un 'altra a
acquistò per la bontà sua nome grandissimo. Dipinse anco, mentre faceva questa cappella, una
molto artifizio e diligenza. Al medesimo marchese dipinse nel palazzo di S. Sebastiano in Mantoa
lavorare in Roma, oltre la detta capella dipinse in un quadretto piccolo una Nostra Donna col
esso Andrea, egli murò in Mantoa e dipinse per uso suo una bellissima casa, la
fu tenuta in questi tempi cosa maravigliosa. Dipinse poi a tempera nella cappella di Francesco del
chiesa della Minerva una cappella, nella quale dipinse storie della vita di S. Tommaso d
sotto l 'altare il serpente, vi dipinse la rottura d 'uno scaglione, tanto
esser chiamato Pio Iii. Il medesimo Pinturicchio dipinse in una grandissima storia, sopra la porta
cose, sì come volle esso Papa, dipinse una loggia tutta di paesi, e vi
usata piacquero assai. E nel medesimo luogo dipinse una Nostra Donna a fresco all 'entrata
che passò il costato a Gesù Cristo, dipinse in una tavola a tempera per il detto
nella chiesa di S. Maria del Popolo dipinse due cappelle: una per il detto Domenico
fecero fare. E nel palazzo del Papa dipinse alcune stanze che rispondono sopra il cortile di
nostra arte. In Castello Sant 'Angelo dipinse infinite stanze a grottesche, ma nel torrione
Perugia, ma poche cose. In Araceli dipinse la cappella di S. Bernardino; et
S. Lodovico. In S. Domenico dipinse in una tavola a tempera la storia de
Santi. Nella chiesa di S. Bernardino dipinse un Cristo in aria con esso S.
è ragionevole. Nella Pieve del medesimo luogo dipinse una cappella in fresco; et in sul
. Maria degl 'Angeli in detto luogo dipinse la facciata e molte altre opere, delle
lavorate in fresco, in una delle quali dipinse quando la Nostra Donna è sposata da Giuseppo
la chiesa di questi monaci, e vi dipinse la Circoncisione di Cristo colorita vagamente. Né
una gentildonna de 'Manzuoli, nella quale dipinse la Nostra Donna col Figliuolo in collo,
lui, che fra le belle che egli dipinse mentre visse, ancora che tutte siano miracolose
a Siena, dove in S. Francesco dipinse una tavola grande che fu tenuta bellissima,
tenuta bellissima, e in Santo Agostino ne dipinse un 'altra, dentrovi un Crucifisso con
ducati d 'oro. A Valle Ombrosa dipinse una tavola per lo altar maggiore, e
similmente una tavola a que 'frati. Dipinse al cardinal Caraffa di Napoli nello Piscopio allo
Santi. A S. Francesco del Monte dipinse due cappelle a fresco: in una la
occisi. In S. Francesco del Convento dipinse similmente a olio due tavole, in una
, S. Iacopo et altri Santi. Dipinse ancora all 'altare del Sagramento, dove
altri Santi. Nelle facciate poi dalle bande dipinse, secondo la maniera sua, Fabio Massimo
badia de 'Monaci Neri in Perugia, dipinse all 'altare maggiore in una tavola grande