Risultati per: fuoco

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Il Figino. Overo del fine della pittura. Dialogo del Rever. Padre D. Gregorio Comanini Canonico Regolare Lateranense. Ove, quistionandosi se 'l fine della pittura sia l'utile overo il diletto, si tratta dell'uso di quella nel Cristianesimo e si mostra qual sia imitator più perfetto e che più si diletti, il pittore overo il poeta.

Comanini Gregorio 8 risultati

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  • Trattati d'arte del '500
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l 'altare, le tennero salde nel fuoco fin tanto che, seccata la carne tutta

di questi profani, da 'quali il fuoco dell 'eresia è stato acceso nella cristianità

di colomba, ma solamente di lingue di fuoco. Tuttavia, nell 'esprimere questa discesa

e la forma; e che 'l fuoco non è detto fuoco, e l '

e che 'l fuoco non è detto fuoco, e l 'acqua acqua, l

forma; e che perciò questo è detto fuoco, e quello acqua, e quello aria

parte: onde il tutto non è veramente fuoco, ma igneo; né acqua, ma

tali stelle, è cagione che 'l fuoco saglie all 'insù, l 'aria

Baldinucci vocabolario (1681)

Baldinucci Filippo 42 risultati

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poco dal tarlo, ed è dispostissimo al fuoco; che però usano gli Architetti di situarlo

Latino Lires che spesso era preso per il fuoco, come si può dedurre da Ovidio I

metallo. Da questa cavano a forza di fuoco la cera, tanto che fra l '

Avvivare. Termine de 'Doratori a fuoco. V. Dorare a fuoco.

Doratori a fuoco. V. Dorare a fuoco. Avvivatoio m. Strumento fatto

di legno, serve a 'Doratori a fuoco, per distender l 'argento vivo in

che voglion dorare. V. Dorare a fuoco. Avvolgere. Porre una cosa

vetro; e serve a dipignere a fuoco, a tempera, e a olio.

essi chiamano bianchimento. V. Dorare a fuoco. Bianco m. color simile

, e Bracia f. Fuoco senza fiamma che resta dalle legne abbruciate.

gli occhi. Serve a 'Doratori a fuoco per difendersi dalle male evaporazioni e fumi,

maestranza, della quale V. Dorare a fuoco; la miglior cautela però che possino usar

sopra i luoghi, dove si fa il fuoco, acciocchè il fumo per ella portandosi alla

. V. Rubino. Carbone da fuoco m. legname di cerro o quercia

o quercia arso, che acceso fa un fuoco ferventissimo, atto a liquefare ogni sorta di

, mettendola a seccare al sole o al fuoco; poi si cava della forma, se

di pesce greca, che alla fiamma del fuoco si fa penetrar dentro alla cosa formata,

zolfo ed ariento vivo, a forza di fuoco il cinabro; e serve per dipignere a

e sì adoperansi; senza fargli passare per fuoco, o per alcuna maestranza. Colorito

add. da cuocere, stagionato al fuoco. Craneo m. V.

contrammina. Cuocere. Tenere al fuoco che che sia, tanto che per lo

sarà ben netto, si ponga sopra il fuoco; e quando è alquanto caldo si levi

si franga, anzi riporta vittoria fin del fuoco, non lasciandosi sopraffare dal di lui calore

alterati, massimamente quelli, che posti al fuoco, fanno mutazione, desiderano cose asciuttissime,

usasi comunemente sul legno. Dorare a fuoco. Mettere l 'oro sopra la

grattabugiato, il che fanno a forza di fuoco, e argento vivo in questa maniera.

di terra, e lo fanno rosso di fuoco, in esso infondon l 'oro con

ponendolo a otta a otta sopra 'l fuoco, e stropicciandolo con le setole tante volte

salgemma, e verderame, ne fanno al fuoco un composto, poi scaldato bene il lavoro

cinqu 'ore, l 'ardono al fuoco, e lo spengono in orina di maschio

acqua fresca, l 'asciugano e col fuoco e con panni caldi; e questo dicono

, setolandolo bene, l 'asciugano al fuoco, lo stropicciano con bianchi panni; e

senza coperchio. Serve a 'doratori a fuoco, per porvi dentro l 'oro,

sotto il cammino, per uso di farvi fuoco; della cui derivazione V. Alari.

, e liquefare i metalli, mediante il fuoco; e dicesi ancora d 'ogni altra

'ogni altra cosa che si liquefaccia col fuoco. Fondere a mortaio. È

Fornace f. Luogo dove si fa fuoco per fondere. Fornace. Edificio

; poichè la fuggono più che 'l fuoco. Lat. Fraxinus. Fregio

. Luogo dove gli Artefici di metallo fanno fuoco per servizio del lor mestiere. Fuligine

Corda per lo più di canapa. Fuoco m. Elemento di qualità calda,

giallo, che si fa a forza di fuoco, che serve per a fresco.

di metallo, che si vuol dorare a fuoco, o che abbia col tempo perduto il