Per tanto è stato cagione che non solo io, ma tutti quegli che tal cosa hanno
una infinità di opere che non accade che io le racconti. Lavorò più tosto per gentilezza
Me L 'Arte Fu Molto Et Io Per Lei Con Fama Sempre Vivo,
Che cartoni e non cartoni! Io, io ho l 'arte su la punta del
fuora [in] più luoghi, non conviene che io ne parli altrimenti, ma ne lascerò il
da sé solo. E questo lo posso io dir per prova, che avendo io faticato
posso io dir per prova, che avendo io faticato con grande studio i cartoni della sala
grandissimo premio e fama, deliberò, come io dissi, fare una scuola; e per
l 'opera piaceva, disse: " Io gli darò quei Lxx "; et egli
crede e non mortale. Ma che dirò io de la Aurora, femmina ignuda e da
segno del gran dolore. E che potrò io dire della Notte, statua unica o rara
da Iacopo da Puntormo. Ma perché vado io così di cosa in cosa vagando? Basta
servigi, donandogli que 'disegni ch 'io dissi di sopra, e la Leda che
sete bello! Se fosse così dentro come io vi veggo fuori, buon per l '
soggiunse Michele Agnolo. " Perché io ho ritrovato per mezzo vostro una virtù che
ho ritrovato per mezzo vostro una virtù che io non sapeva d 'averla ". Un
onore. E non si maravigli alcuno che io abbia qui descritta la Vita di Michelagnolo
affezzione, anzi pur lo amor singulare che io ho sempre portato e porto agli operatori di
benefizio di chiunque vuole imitargli, non pensava io però da principio distender mai volume sì largo
diversi di varie cose, de le quali io stava perplesso, benché io le avessi vedute
de le quali io stava perplesso, benché io le avessi vedute e considerate con gli occhi
fatti sono stati i predetti aiuti, che io ho potuto puramente scrivere il vero di tanti
velo semplicemente mandarlo in luce. Non perché io ne aspetti o me ne prometta nome di
lasciare questa nota, memoria o bozza che io voglia dirla, a qualunque felice ingegno che
e fare immortali questi artefici gloriosi, che io semplicemente ho tolti alla polvere et alla oblivione
; a 'quali, ancora che io abbia aggiustato fede come giustamente si conveniva,
de 'suoi equali. Ora, se io arò conseguito il fine che sommamente desiderava,
fatica in una cosa tanto onorevole, che io ne merto pietà, nonché perdono, da
bramava di satisfare: quantunque, sì come io gli conosco varii e diversi nella maniera,
, avvengaché, per il poco sapere che io ho, non ne riporti ancora quella palma
a la qual forse sarei venuto, se io fussi tanto felice nello operare quanto ardente al
al fine oramai di sì lungo ragionamento, io ho scritto come pittore, e nella lingua
scritto come pittore, e nella lingua che io parlo, senza altrimenti considerare se ella si
si mutasse. Di che (per quanto io conosco) non ho già cagione di pentirmi
ho descritti. Pigliate dunche quel ch 'io vi dono, e non cercate quel ch
dono, e non cercate quel ch 'io non posso: promettendovi pur da me fra
il pigliar la penna, e secondo che io vedrò queste mie fatiche grate et accette agli
di quegli. A 'quali (perché io gli amo tutti sinceramente) ricordo io nella
perché io gli amo tutti sinceramente) ricordo io nella fine del ragionamento che egli è necessario
'opere e 'gesti di coloro che io vado imitando nella nostra professione. Il
et il clarissimo vostro padre (di cui io non sono bastante di accennare una minima parte
onoratissimo ufficio a 'cittadini. Avendo io adunque così fatti oblighi verso la illustrissima Casa
quanti ci furono. Fab. Et io tornerò sempre a dirvi che Michelagnolo
Michelagnolo, che forse averrà che io, udite le vostre ragioni, muterò parere
'abbia fermate le sue radici. Pure io farò quello che potrò: sì perché la
Aret. E che direte, se io comincierò da Rafaello? Fab
molti dotti. Aret. So bene io che in Roma, mentre che Rafaello
sodo fondamento di ragione. Fab. Io v 'ascolto volentieri, come uomo intendentissimo
prima ch 'egli la pubblicasse, et io fui buona cagione d 'indurlo a dipinger
vostro disiderio in cosa non necessaria, perché io mi credo che questa disuguaglianza in favor di