di Sotio (118) 7; inesatto fare dell 'opera un precedente di Giunta,
Giunta, dato che qui domina ancora il fare « scriptorio » della fine del Xii,
oggi a noi e che, senza volerne fare dei precursori di Antonio Bosio o di G
si mostrano ormai di pari passo con il fare « neogiottesco » della cultura padana, e
presto nel tempo marchigiano, anche per il fare, nei panni abbondanti, quasi « borgognone
, come anch 'io mi apprestavo a fare negli « Ampliamenti », la nota Madonna
'arte, versato in ogni sottigliezza del fare e in ogni particolare di natura; proprio
i due Santi dipendono assai più strettamente dal fare robertiano del Costa intorno all ''85-90
si noti, il paesaggio è di un fare robertesco assai simile a quello del misterioso maestro
in qualunque figurazione gotica francese. Ma dal fare giottesco la distaccano nettamente molti altri
edifici sono di gotico moderno e di un fare illusionistico (per via di luci ed ombre
che nelle opere precedenti, anzi di un fare quasi abbozzato che tenta di determinare gesto e
, ciò che pure si è tentato di fare. Il Nuzzi e il Ghissi, trecentisti
superfici della figurazione, cioè appartiene al « fare » dell 'artista esattamente come in una
chiamare arcaisti i Carracci come è lecito di fare nel caso dei puristi e dei nazzareni,
parlar del Rembrandt come si è arrischiato a fare uno studioso tedesco, rammentarsi dei Carracci,
queste avventure bibliche, cui si aggiunge il fare capriccioso e costumato alla francese di certi moti
pittura intanto s 'è condotta ad un fare svelto, quasi di abbozzo, in confronto
rivela nella sua cultura angelica e nel suo fare aneddotico - sempre pronto come un miniatore a