Montevarchi, che in San Giovanni di Valdarno dipinse molte opere, e particolarmente nella Madonna l
città dell 'Umbria; et in Ascesi dipinse la tavola della cappella di Santa Caterina nella
Damiano. In Santa Maria degl 'Angeli dipinse nella cappella piccola, dove morì San Francesco
'eglino, Eusebio S. Giorgio che dipinse in S. Agostino la tavola de '
parimente Giannicola, che in S. Francesco dipinse in una tavola Cristo nell 'orto,
chiesa parimente e parocchia di quella città, dipinse a fresco un S. Niccolò che è
Vescovo, nella facciata d 'una casa dipinse la Vergine con certi Angeli molto belli et
Consolata, in uno sfondato fatto nel muro dipinse una Nostra Donna et alcuni uccelli, e
'Frati Eremitani di S. Agostino, dipinse sopra la porta del fianco un S.
et una figura di Gesù Cristo che egli dipinse in cima per finimento del tabernacolo. Da
eretici e la sostengono. Nella medesima chiesa dipinse a fresco in un pilastro della cappella maggiore
fatto; e secondo il costume suo vi dipinse un pavone bellissimo, et appresso due lioncini
de 'naturali come fece il pavone. Dipinse ancora in una tavola del medesimo luogo,
fatte da lui. Il medesimo Stefano dipinse in Mantova nella chiesa di S. Domenico
alcuni Angeli bellissimi. In questa medesima chiesa dipinse una S. Maria Maddalena grande quanto il
de 'signori della Scala, il quale dipinse, oltre a molte altre opere, la
'Aldigieri, e sotto le sopradette pitture dipinse, similmente a fresco, due Trionfi bellissimi
Iacopo insieme con Aldigieri e Sebeto da Verona dipinse in Padova la cappella di S. Giorgio
marchesi di Carrara. La parte di sopra dipinse Iacopo Avanzi, di sotto Aldigieri alcune storie
Lucia et un Cenacolo, e Sebeto vi dipinse storie di S. Giovanni. Dopo,
Fu concorrente di costui Giromin Morzone, che dipinse in Vinezia et in molte città di Lombardia
quale, oltre a molte altre cose, dipinse la cappella maggiore de 'Frati Eremitani di
chiesa degl 'Eremitani di S. Agostino dipinse in una cappella l 'Arti liberali,
. Giulio poi, figliuolo di Girolamo, dipinse, miniò e intagliò in rame molte belle
all 'altare di Cristo risuscitato, dove dipinse quando egli aparisce alla Maddalena et altre Marie
molto bella. In un 'altra cappella dipinse la storia de 'Martiri, cioè quando
medesimi tempi, Marco Basarini, il quale dipinse in Venezia, dove nacque di padre e
fatte con buona grazia. Nella medesima chiesa dipinse l 'istesso Marco S. Bernardino sopra
e migliore assai che quella dei sopradetti. Dipinse costui in S. Pantaleone, in una
'i Frati di Certosa, nella quale dipinse Cristo in mezzo di Piero e d '
S. Giovanni e Polo; nella quale dipinse il detto S. Luigi a sedere col
S. Marco in testa dell 'Udienza dipinse un S. Marco che predica in sulla
S. Marco che sana un infermo, dipinse una prospettiva di due scale e molte logge
vi fece molte pitture; et in Padova dipinse una tavola nella chiesa di S. Maria
di S. Tomaso d 'Aquino, dipinse quel Santo circondato da molti ai quali legge
tavola della medesima cappella, la quale egli dipinse a olio, è un Cristo morto lavorato
in San Lorenzo d 'Arezzo, dove dipinse, l 'anno 1472, a fresco
tempera un liuto, bellissimo. A Volterra dipinse in fresco nella chiesa di S. Francesco
straordinariamente. Al Monte a S. Maria dipinse a quei signori in una tavola un Cristo
nella Pieve, oggi detta il Vescovado, dipinse a fresco nella cappella del Sagramento alcuni Profeti
allora vivevano come quelle di molti passati, dipinse a Lorenzo de 'Medici in una tela
esser vinto in esser liberale e magnifico. Dipinse ancora un tondo di una Nostra Donna,
principale de 'Monaci di Monte Oliveto, dipinse in una banda del chiostro Xi storie della
nomi. In S. Maria di Loreto dipinse a fresco nella sagrestia i quattro Evangelisti,
del palazzo a concorrenza di tanti pittori, dipinse in quella due storie, che fra tante
, egli così vecchio et impedito dal parletico dipinse a fresco nella facciata dell 'altare della
et intendente, che l 'anno 1500 dipinse innella chiesa della Misericordia fuor di Bologna,
. E la fece in questo modo. Dipinse uno ignudo che voltava le spalle et aveva
maggior vaghezza o con più rilievo alcun artefice dipinse meglio di lui, tanta era la morbidezza
Zocoli di S. Francesco, che vi dipinse una Nunziata in fresco tanto bene, che