giorno la mente e gli occhi in una statua di Alessandro Magno affissati, e piangendo amaramente
non il magnifico e real costume di quella statua? il quale all 'animo di Cesare
, che non già ogni costume ad ogni statua si conviene, ma quello della figura solamente
, o nella persona viva o in una statua, un costume pieno di fierezza e di
si dee alcuno fare a credere che questa statua per lo costume solo sia ottima e perfetta
E siaci questo per chiaro segno che la statua è mirabile e perfetta, sì per tutte
altrui trasforma in quel valore di cui la statua ottimamente è fornita. Oltre a questo,
si aspettano; così, se tale questa statua fosse, né più né meno di lei
così, volendo formar Donatello una statua piena di perfezzione e di fattezze singulari,
Giorgio, vie più che da ogni altra statua, pensieri alti e grandezza e magnanimità.
molta virtù che si vede nel costume della statua di Gattamelata da Narni, la quale egli
quando che sia, risonare. Ma la statua del San Giorgio, sopra le altre statue
, non si conosce egli apertamente in questa statua un sembiante più che umano, anzi,
valoroso scultore e sovrano, volendo fare la statua di Giove e questo costume, di cui
con quel moto che dee essere in questa statua, raro e singulare. Saviamente gli uomini
la vivacità noi bene potremo affermare che questa statua, con sì nobili avvedimenti fabbricata, sia
il sentiero. Così adunque conviene ad una statua, se dee molto essere lodata, che
degli altri sublime e le maniere di questa statua più delle altre nobili e divine si conoscono
umana invenzione, ma divina, né come statua marmorea, ma come cosa viva e che
di Pimmalione e nell 'aggrandire tanto la statua di quello, se non perché egli era
del San Giorgio avanza ogni bellezza di ogni statua, e, felice in sua fierezza,
sì fatte opere, che giustamente a questa statua il titolo di bella et ancora di perfetta
non è basso l 'artifizio di questa statua, ma nobile, non mediocre ma sovrano
ogni uomo esser cosa chiara, se nella statua del San Giorgio questa perfetta bellezza si trova
volendo da un pezzo di marmo cavare una statua di uno Ercole, che per suo poco
, di tanta perfezzione fornita, e la statua di Alessandro Magno, fatta da Lisippo,
il principe nel teatro, domandò che questa statua nel suo luogo, onde era stata tolta
stima. Perché, quando alcuno guarda una statua attentamente od una pittura, usa un sentimento
ornamenti esteriori, né superflui fermagli in questa statua. Sono usati gli uomini accorti di affissare
bellezza troppo più grande e singulare rendono questa statua, che le altrui molte parole la possano
sia, che le fattezze mirabili di questa statua richieggono. Sono tante le difficultà e le
che la perfezzione e la nobiltà di questa statua tutte le altre si lasci a dietro.
alta virtù et eroica, che in questa statua felicemente è fabbricata. Egli imita un perfetto
conosce, usare il maggior vanto in questa statua, la quale, più nobile di tutte
ancor lo scultore ha la materia della sua statua, cioè il marmo, dalla medesima natura
né solo impropriamente, come onorata fu quella statua dell 'imperador Traiano, la quale dopo
picciole cose, né mai volesse permettere che statua alcuna fra i nobili gli fosse alzata,
Di Prassitele ancora si legge che formò la statua di Venere in Gnido di tanta bellezza,
i quali doppo aver fatto il modello della statua, tale appunto quale ella deve essere in
grosso il metallo, gettata che sarà la statua; e per cavare l 'umidità della
rimasuglio o framento d 'edifizio, o statua antica. Anticamera f. Nelle
sopra il marmo nel quale debbono scolpire la statua per comodo di voltarla a tutti i lumi
secoli lavoravano voti di cera. V. Statua, e Cera. Cere colorate.
. Freschezza. Colosso m. Statua d 'eccedente grandezza, o sia scolpita
, o gambe, o altre membra di statua. Convesso add. Incavato.
quali vogliono, che abbia il vestito della statua. Luce f. Ciò che
non da persona viva, ma da una statua di legno dipinta. Questo vizio si riconosce
nel giorno delle feste, il viso della statua di Giove; del quale anche si dipignevano
cava presso a Firenze, è fatta la statua della dovizia di mano di Donatello, che
scuoprono alcuno errore; e fanno uscir la Statua dal sasso, in quella maniera che si