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Dialogo di pittura di Messer Paolo Pino nuovamente dato in luce. 

Pino Paolo 14 risultati

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  • Trattati d'arte del '500
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da sé. Né può il statuario operare cosa senza il meggio del disegno, il qual

esser di legni e telle, ma tal cosa non si contiene nell 'arte; e

dipinte eterne, gli cedo, ma tal cosa non dipende per la sua ingeniosità, ma

scultore; e fu questa opera, come cosa di Georgione, perfettamente intesa in tutte le

per adequar questa nostra umilità, dipignere una cosa possibil tra noi. Pertanto non desidero che

uomo altro che la virtù propia, come cosa acquistata da lui, e quelli pigri et

noi Italiani siamo nel giardin del mondo, cosa più dilettevole da vedere che da fignere;

, considerate da lui con la qualità della cosa dipinta, l 'ammetteva o reprobava secondo

che trattava anco di pittura, la qual cosa mertò esser degnamente scritta latina; e di

virtù naturali affisse nell 'idea, util cosa sarà alla conservazione di questo individuo essercitarsi in

alcun amico di cose allegre, perché tal cosa agilita la persona, accomoda la digestione e

utile, et aborrisca quel far mercato, cosa veramente vilissima e mecanica et anco disconvenevole all

opera non può sapere il merito di quella cosa che non si vede, né anco si

per altro che per l 'utilita, cosa a noi veramente biasmevole, tenendo l '

Lezzione, nella quale si disputa della maggioranza delle arti e qual sia più nobile, la scultura o la pittura, fatta da lui publicamente nella Accademia Fiorentina la terza domenica di Quaresima, l'anno 1546

Varchi Benedetto 36 risultati

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che fuora di lui non pure non rimase cosa nessuna, ma né luogo ancora né voto

'hanno così altamente beneficato (della qual cosa Plinio con giustissima cagione agramente ne riprende)

Ma perché il conoscere questa nobiltà non è cosa agevole, et ognuno volentieri si lascia ingannare

perché in ciascuna disputa si debbe la prima cosa, per fuggire l 'equivocazione e scambiamento

dichiarare se prima non s 'intendeva che cosa importasse e significasse questo vocabolo. Il che

'arti la più nobile, la qual cosa è non meno faticosa che utile; e

, è necessario dichiarare, prima, che cosa sia arte; poi, in che modo

poi, in che modo e da che cosa si conosca quando un 'arte è più

'aiuto del corpo o d 'altra cosa di fuori; il che nell 'arte

ma quanto devemo ancora ragionarne; la qual cosa potremo fare per avventura in un 'altra

. E così avendo veduta la prima cosa proposta da noi, cioè che sia arte

, cioè in che modo e da che cosa si debba conoscere la nobiltà di ciascuna arte

la nobiltà dell 'arti. La qual cosa è falsissima, perciocché il subbietto dell '

alle buone arti o l 'insegnarle è cosa per sé medesima nobilissima, ma, esercitata

, non sarà se non buono dire alcuna cosa del modo come si facciano et ordinino tutte

'edificazione rimane e si può vedere la cosa operata, cioè l 'edifizio, come

dopo l 'operazioni delle quali non rimane cosa niuna, si chiamano da molti attive:

introducono la forma, et alcune usano la cosa fatta, come si vede in quegli che

un tempo medesimo se ne trovarono settecento, cosa incredibile a chi non ha veduto Roma,

dà la forma e l 'essere alla cosa, perché la forma sua, e non

il tempo et il luogo, perché niuna cosa si può fare senza questi; oltra che

ciascuna arte non si specoli e consideri alcuna cosa; e mediante cotale contemplazione si truova et

materia, ancora che in essa non sia cosa alcuna dell 'intenzione della forma? Rispondesi

Se la diffinizione di qual si voglia cosa è il medesimo che il diffinito, cioè

medesimo che il diffinito, cioè che essa cosa che si diffinisce — perché tanto è a

uomo, quanto animale razionale, e ciascuna cosa è una sola e non più —;

più —; come è possibile che alcuna cosa, non avendo più che una quidità,

diffinizioni che una? Si risponde che ciascuna cosa, essendo una per la sua forma,

danno molte volte più diffinizioni a una sola cosa, perché si può considerare diversamente, e

Se tutte l 'arti che fanno alcuna cosa, la fanno fuori di sé, cioè

pittori i quali, non possendo fare alcuna cosa con l 'arte, la fecero a

maggior segno che sia di sapere una qualche cosa è, dice il Filosofo, il poterla

io, perché allora si chiama perfetta alcuna cosa nel genere suo, quando ella può fare

suo, quando ella può fare e generare cosa somigliante a sé. Onde né le piante

possono chiamare perfetti infino che non possono generare cosa a loro somigliante. Altri, per isciogliere

si piglia[no] per la cognizione d 'alcuna cosa; e questo in due modi, perché