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Due Dialogi di M. Giovanni Andrea Gilio da Fabriano.

Gilio Giovanni Andrea 50 risultati

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  • Trattati d'arte del '500
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Disse M. Francesco: « Anzi, io sono di contraria opinione, dicendo l '

, non solo non potrà essere questo che io dico, ma né anco la resurrezzione de

poi, si egli si lamenta: 'Io so fare le calze e non le gambe

accomodare si convenisse. Un altro capriccio anco io noto, ne l 'aver fatti quelli

, non che a farlo. Sì che io la tengo favola ». Disse M

appartiene a questo mistero, per quello che io v 'ho detto. E per questo

a l 'arte che al vero. Io penso certo che più sarebbe piaciuto et ammirato

Disse M. Troilo: « Anzi, io lodo questo per una de le rare invenzioni

pene infernali. L 'altro capriccio che io noto è che gli angeli faccino quei gesti

Rispose M. Pulidoro: « In questo io non tassarei Michelagnolo , perché l

cosa necessaria a demostrare quegli effetti. Però io non gli lodo. A quelli un altro

è salata, ditelo voi, ch 'io la rimetto al vostro giudizio ».

. Disse M. Silvio: « Io direi che in questo luogo la destra e

la consienza; et acciò non pensiate che io questo di mio capo vi dica, vi

alto come vedete. Un altro capriccio anco io noto, il quale è Cristo senza barba

fatto non arebbe stando a sedere. Però io noto un secreto in quest 'atto:

quella vigione aranno la beatitudine. Per questo io non lodo che de 'beati altro miri

la forza de la prononzia. Così dirò io che l 'oggetto non solo de l

. Disse M. Francesco: « Io sono de la vostra opinione, M.

a 'nostri comodi il giudizio. Però io dico che, se quelle parti consideriamo in

gesti tali sconvenevoli? In questi casi dunque io lodo la finzione et anco coloro che l

anco le pitture edificano e scandelezzano. Però io stimerei prudenza del pittore levar via l '

popoli. E non basta dire: 'Io non mi scandalezzo, perché sono pitture '

di male. L 'altro capriccio che io noto, è che maggiore sarà il privileggio

, frascherie, favole e finzioni, che io mi stupisco a pensarvi. Et egli,

, M. Ruggiero, tanto biasimate et io dico che ben fatto mi pare in questo

quello poco che possono. Un altro capriccio io noto; il quale è d 'aver

. Disse M. Vincenso: « Io penso che ciò faccia solo per mostrare a

e condennati a l 'eterne pene. Io, nel pensarlo e nel dirlo, mi

». Rispose M. Ruggiero: « Io penso che il contrario sarà, perché il

no. Soggiunse M. Pulidoro: « Io or ora ve lo voglio dire. Scrive

che non meritano considerazione. Questo è quanto io noto in questa bella e santa istoria,

. Disse M. Silvio: « Io ho molte volte inteso dire il contrario ai

vita fusse certo de la salute sua, io concedo questo che voi dite. Ma a

. Disse M. Francesco: « Io so 'd 'opinione che sequitiamo,

or cominciate, M. Pulidoro, ché io non ho mai inteso che si sia il

un certo che cotesta ragione; ma perché io presuppongo che la maggior parte degli uomini non

la maggior parte degli uomini non sappiano, io so 'di contraria opinione. E se

; dovete sapere che esso diceva: 'Io so 'debitore a sapienti et a ignoranti

. Ma ne le cose sacre tal finzioni io non l 'ammetterei e conforterei tutti i

tanti brevi e con tante frascherie, che io mi stomaco a vederle. E pare che

, ne le città: perché in quella io considero la semplice verità, in queste la

eccellenza de l 'artefice. S 'io piglio in mano una croce d 'oro

ne la vecchia Scrittura si legge. Ma io parlo de la forza e de la virtù

? » Rispose M. Pulidoro: « Io l 'ho vedute e lette ne la

carro con quattro cavalli. Ma che vo io connumerando quelle cose che sono volgarissime? Si

e d 'altre cose tali; però io non lodarei che in profani usi si usassero

. Disse M. Vincenso: « Io non saprei altro dire, se non che

potesse, che sarebbe stato errore, et io penso che qualche regola o modo fusse dato

assai a noi avere la consuetudine, che io v 'ho detta c 'ha forza