Risultati per: occhi

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Discorso intorno alle imagini sacre e profane, diviso in cinque libri, dove si scuoprono varii abusi loro e si dichiara il vero modo che cristianamente si doverìa osservare nel porle nelle chiese, nelle case et in ogni altro luogo. Raccolto e posto insieme ad utile delle anime per commissione di Monsignore Illustriss. e Reverendiss. Card. Paleotti Vescovo di Bologna. Al popolo della città e diocese sua.

Paleotti Gabriele 13 risultati

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et instituti di ciascuno, mettergli davanti agli occhi quegli che nei medemi essercizii, come specchi

di quello che ordinariamente si vede con gli occhi, si ritroverà che la maggior parte di

si può comprendere da chi vuole aprire gli occhi, vedendosi per isperienza che ogni dì mancano

, in luogo di croce, rappresentarci agli occhi le insegne ora de 'Guelfi, ora

molto da sospettare altrimente, e che agli occhi amici di umiltà non apparisca certa ostentazione che

è dirizzata; onde spesso quello che agli occhi degli uomini parerà gran cosa, nel teatro

comporta, et altre belle invenzioni traesse gli occhi degl 'imperiti a rimirarle. Non

con quelle cose che più sogliono dilettare agli occhi popolari, e tra l 'altre procuri

molti non mirano altro che quello che agli occhi apparisce e col pensiero non penetrano più oltre

modestia et umiltà, appena ardivano alzar gli occhi da terra, essi li figurano con aspetti

causa dalle cose che si rimirano con gli occhi. Cap. Xi. Come le

Xii. Della custodia da tenersi assiduamente agli occhi, perché non mirino cosa lasciva.

. Delle figure ignude, e quanto dagli occhi casti debbono essere schifate. Cap.

Lettera di Messer Bartolomeo Ammannati, architetto e scultor Fiorentino, agli onoratissimi Accademici del Disegno.

Ammannati Bartolomeo 2 risultati

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con le forze gli manca il lume degli occhi e talora anche quello della mente.

Dio è piaciuto aprirmi pur un poco gli occhi dell 'intelletto, che fallace piacer d

Eccellenza della statua del San Giorgio di Donatello Scultore Fiorentino, posta nella facciata di fuori d'Orsanmichele, scritta da M. Francesco Bocchi in lingua fiorentina; dove si tratta del costume, della vivacità e della bellezza di detta statua

Bocchi Francesco 22 risultati

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pennello o lo scarpello sfuggendo, e gli occhi e le mani dell 'artefice più di

quasi l 'animo suo co 'loro occhi riconoscono, che forse dalle altrui voci avevano

et avvenenti, ma nella fronte e negli occhi particolarmente, vie più che nelle altre parti

et avendo un giorno la mente e gli occhi in una statua di Alessandro Magno affissati,

in qualche errore e difformità che possa agli occhi nostri noia e dispiacere arrecare. Perché,

cose naturali avviene, quando alcuno uomo agli occhi nostri vien davanti, la cui persona abbia

Vadino dunque i nobili giovani considerando e gli occhi della mente tengano nelle statue di questo artefice

questi costumi sozzi e laidi, affissando gli occhi nelle opere di Donatello , e

di Dante: Caron dimonio con occhi di bragia Lor accennando tutte le raccoglie

in sua vivezza, la mente e gli occhi di chi guarda solleva nobilmente. Nell

animo valoroso et invitto e magnanimo innanzi agli occhi ci presentano. Né di molta stima

potesse avvenire, quando il vago lume degli occhi et il color del viso per la vecchiezza

marmi imitando esprimere la vogliono e davanti agli occhi altrui presentare. Perloché sarà questa umana bellezza

la dimostrano. Ma gli orecchi e gli occhi e 'l naso, e le guancie

esse, e particolarmente del naso e degli occhi; perché queste due parti, sì come

bruttezza, gittò via questo stromento. Degli occhi non crederò io già che egli ci abbia

alta bellezza, E tutti rugiadosi gli occhi suoi. Vagliono adunque molto le

gli orecchi e 'l naso e gli occhi e la testa tutta è stata da

Donatello fabbricata per porre davanti agli occhi nostri un giovane pieno di valore e guerriero

Sono usati gli uomini accorti di affissare gli occhi nella principale opera, et in quella solamente

. Perché, volendo Terenzio mettere innanzi agli occhi altrui questa perfezzione, non già imprese a

gli altri gloriarsi, oltre a 'suoi occhi, agli altrui ancora piena fede si facesse

Trattato della nobiltà della pittura. Composto ad instanzia della venerabil Compagnia di San Luca et nobil Academia delli pittori di Roma. Da Romano Alberti della città del Borgo S. Sepolcro.

Alberti Romano 10 risultati

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mirabil cosa!) ci parve avanti gli occhi nostri vedere l 'istessa nobilissima Pittura,

». E queste cose dette, dagli occhi nostri sparve. Sì che, restando noi

rimirare in quella, essendo ancor alquanto gli occhi loro ingombrati et offuscati. Ma ritornando

la quale apprenda le cose poste dinanzi alli occhi, et acciò quelle, astratte dipoi dalla

, cioè « ch 'egli avea gli occhi eruditi nella pittura »; et un santo

d 'ingegno, li quali hanno li occhi di color di questo uccello, over perché

un subito in un istesso luogo avanti agli occhi nostri riduce, e finalmente, che più

medianti i devoti oggetti representati dalla pittura alli occhi cristiani ha visto e ne vede nascere mirabil

ricordatasi del suo disonesto vivere, alzando li occhi all 'imagine della Santa Croce e della

mezzo dei Santi, et essempii salutari alli occhi delli fedeli se suppongono, acciò per quelli

Il Figino. Overo del fine della pittura. Dialogo del Rever. Padre D. Gregorio Comanini Canonico Regolare Lateranense. Ove, quistionandosi se 'l fine della pittura sia l'utile overo il diletto, si tratta dell'uso di quella nel Cristianesimo e si mostra qual sia imitator più perfetto e che più si diletti, il pittore overo il poeta.

Comanini Gregorio 3 risultati

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virtù amica, Che, mentre gli occhi appaga, L 'anima non impiaga

Oh spettacolo santo, Che trae dagli occhi a viva forza il pianto. Però

le labbra, Che lampeggia per gli occhi E tutto 'l volto imprime