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Eccellenza della statua del San Giorgio di Donatello Scultore Fiorentino, posta nella facciata di fuori d'Orsanmichele, scritta da M. Francesco Bocchi in lingua fiorentina; dove si tratta del costume, della vivacità e della bellezza di detta statua

Bocchi Francesco 34 risultati

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giorno la mente e gli occhi in una statua di Alessandro Magno affissati, e piangendo amaramente

non il magnifico e real costume di quella statua? il quale all 'animo di Cesare

, che non già ogni costume ad ogni statua si conviene, ma quello della figura solamente

, o nella persona viva o in una statua, un costume pieno di fierezza e di

si dee alcuno fare a credere che questa statua per lo costume solo sia ottima e perfetta

E siaci questo per chiaro segno che la statua è mirabile e perfetta, sì per tutte

altrui trasforma in quel valore di cui la statua ottimamente è fornita. Oltre a questo,

si aspettano; così, se tale questa statua fosse, né più né meno di lei

così, volendo formar Donatello una statua piena di perfezzione e di fattezze singulari,

Giorgio, vie più che da ogni altra statua, pensieri alti e grandezza e magnanimità.

molta virtù che si vede nel costume della statua di Gattamelata da Narni, la quale egli

quando che sia, risonare. Ma la statua del San Giorgio, sopra le altre statue

, non si conosce egli apertamente in questa statua un sembiante più che umano, anzi,

valoroso scultore e sovrano, volendo fare la statua di Giove e questo costume, di cui

con quel moto che dee essere in questa statua, raro e singulare. Saviamente gli uomini

la vivacità noi bene potremo affermare che questa statua, con sì nobili avvedimenti fabbricata, sia

il sentiero. Così adunque conviene ad una statua, se dee molto essere lodata, che

degli altri sublime e le maniere di questa statua più delle altre nobili e divine si conoscono

umana invenzione, ma divina, né come statua marmorea, ma come cosa viva e che

di Pimmalione e nell 'aggrandire tanto la statua di quello, se non perché egli era

del San Giorgio avanza ogni bellezza di ogni statua, e, felice in sua fierezza,

sì fatte opere, che giustamente a questa statua il titolo di bella et ancora di perfetta

non è basso l 'artifizio di questa statua, ma nobile, non mediocre ma sovrano

ogni uomo esser cosa chiara, se nella statua del San Giorgio questa perfetta bellezza si trova

volendo da un pezzo di marmo cavare una statua di uno Ercole, che per suo poco

, di tanta perfezzione fornita, e la statua di Alessandro Magno, fatta da Lisippo,

il principe nel teatro, domandò che questa statua nel suo luogo, onde era stata tolta

stima. Perché, quando alcuno guarda una statua attentamente od una pittura, usa un sentimento

ornamenti esteriori, né superflui fermagli in questa statua. Sono usati gli uomini accorti di affissare

bellezza troppo più grande e singulare rendono questa statua, che le altrui molte parole la possano

sia, che le fattezze mirabili di questa statua richieggono. Sono tante le difficultà e le

che la perfezzione e la nobiltà di questa statua tutte le altre si lasci a dietro.

alta virtù et eroica, che in questa statua felicemente è fabbricata. Egli imita un perfetto

conosce, usare il maggior vanto in questa statua, la quale, più nobile di tutte

Il Figino. Overo del fine della pittura. Dialogo del Rever. Padre D. Gregorio Comanini Canonico Regolare Lateranense. Ove, quistionandosi se 'l fine della pittura sia l'utile overo il diletto, si tratta dell'uso di quella nel Cristianesimo e si mostra qual sia imitator più perfetto e che più si diletti, il pittore overo il poeta.

Comanini Gregorio 4 risultati

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ancor lo scultore ha la materia della sua statua, cioè il marmo, dalla medesima natura

né solo impropriamente, come onorata fu quella statua dell 'imperador Traiano, la quale dopo

picciole cose, né mai volesse permettere che statua alcuna fra i nobili gli fosse alzata,

Di Prassitele ancora si legge che formò la statua di Venere in Gnido di tanta bellezza,

Taccuino di Roma e di Toscana (1778-1789)

Lanzi Luigi 12 risultati

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Due grandi trofei d 'armi. Statua minore del naturale ignuda con pugnale di Bruto

capitolina. Bacco in braccio della nodrice. Statua assai considerabile della sala. Icaro e Dedalo

puttini, tutti in altezze diverse. La statua colossale di Domiziano è la più simile di

quale. La Saffo in busto e in statua ha certamente somiglianza colla Medicea in marmo,

cane che si rizza per prenderla. Una statua etrusca delle più finite che si sian vedute

nelle etrusche maggiori del Mediceo. Di altra statua di proporzione naturale con veste alquanto simile,

al servo de Bagni nel Clementino. Una statua di Augusta sedente maggiore del naturale. La

: figure da trofei nisi fallor. Statua femminile con manto come nella Man. a

come nel bronzo Mediceo del busto isiaco. Statua minor del naturale con testa moderna, pure

, il cornucopia attaccato alla vita ecc. Statua minore del naturale in marmo bianco

[18r] Studio del Signor Cavalier Cavaceppi. Statua maggiore del naturale, ma di poco;

Lodovisi; il viso è piuttosto ilare. Statua di Comodo giovane similissimo a quello di Palestrina