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Dialogo di pittura di Messer Paolo Pino nuovamente dato in luce. 

Pino Paolo1 risultato

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valenti pittori. Lasciamo il Peruggino, Giotto firentino, Rafaello d 'Urbino

Lezzione, nella quale si disputa della maggioranza delle arti e qual sia più nobile, la scultura o la pittura, fatta da lui publicamente nella Accademia Fiorentina la terza domenica di Quaresima, l'anno 1546

Varchi Benedetto2 risultati

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Tener lo campo, et ora ha Giotto il grido, Sì che la

, fu Aristide Tebano, e modernamente Giotto. Bene è vero che i pittori

Introduzione alle tre arti del disegno. Pittura. Cap. XX

Vasari Giorgio, edizione del 15501 risultato

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'si vede ancora delle cose di Giotto, che ce n 'è pure

Vita di Cimabue

Vasari Giorgio, edizione del 15505 risultati

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'arte, e fra gli altri Giotto, di perfettissimo ingegno. Morì

lui, secondo si dice, abitò Giotto suo discepolo. Dicono che la morte

non avesse contrastato la grandezza di Giotto suo discepolo, sarebbe la fama sua

tener lo campo, et ora ha Giotto il grido, sì che la

avesse. E ciò fu cagione che Giotto suo creato, mosso dalla ambizione della

Vita di Giotto

Vasari Giorgio, edizione del 155035 risultati

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Giotto pittor fiorentino Quello obligo istesso

, il medesimo si deve avere a Giotto, perché essendo stati sotterrati tanti anni

inetta avesse forza d 'operare in Giotto sì dottamente, che 'l disegno

per suo nome alle fonti fece nominare Giotto. Questo fanciullo crescendo d 'anni

. Per il che, sendo cresciuto Giotto in età di X anni, gli

pregio, trovò inella villa di Vespignano Giotto, il quale, in mentre che

Dante Alighieri, coetaneo et amico di Giotto et amato da lui per le rare

di messere Forese da Rabatta e di Giotto. Furono le sue prime pitture

dallo studio accresciuta, perciò che era Giotto studiosissimo e di continuo lavorava. Et

cortigiano che vedesse che uomo era questo Giotto e l 'opere sue, e

Fiorenza per vedere l 'opere di Giotto e pigliar pratica seco; e così

così una mattina arrivato in bottega di Giotto che lavorava, gli espose la mente

disegno per mandarlo a Sua Santità. Giotto, che cortesissimo era, squadrato il

disegno che questo? ". Rispose Giotto: " Assai e pur troppo è

conosciuto ". Partissi il cortigiano da Giotto, e quanto e 'pigliasse malvolentieri

, tanto fece nel tondo disegnato da Giotto; e nella maniera che egli l

sei più tondo che l 'O di Giotto. Il quale proverbio non solo per il

di stucchi per abellire questa opera di Giotto. Fu di sua mano la nave

, " E perciò - gli rispose Giotto - son io alloggiato vicino a Porta

volta, dicendogli il re: " Giotto, s 'io fusse in te

capriccio il suo reame, per che Giotto gli dipinse uno asino imbastato che teneva

lo scettro della podestà. Domandato dunque Giotto dal re nel presentargli questa pittura del

delle più belle et eccellenti cose che Giotto facesse per le leggiadrissime considerazioni che ebbe

e l 'avarizia sua. Mostrò Giotto in tre figure che in aria sostengano

loro fanno conoscere l 'eccellenzia di Giotto, come si vede in una figura

certamente fra tutte le cose fatte da Giotto in pittura, questa si può dire

molto la pratica e la maniera di Giotto. Nel tramezzo della chiesa in detto

tavolina a tempera dipinta di mano di Giotto con infinita diligenza e con disegno e

'tempi un miracolo il vedere in Giotto tanta vaghezza nel dipignere, e considerare

maestro. Avvenne che per aver Giotto nel disegno fatto una bellissima pratica,

città che si facesse il campanile, Giotto ne fece fare col suo disegno un

del continuo: ma non sì che Giotto la potessi veder finita, interponendosi la

tanta virtù com 'era quella di Giotto si convenissi e a una patria come

discepolo in su lo stesso modello di Giotto, et è opinione di molti e

sua città. Furono similmente creati di Giotto Simon sanese, Stefano fiorentino e Pietro

Vita di Stefano Fiorentino

Vasari Giorgio, edizione del 15506 risultati

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artefici di quella per le maraviglie che Giotto faceva a paragone di quelli che inanzi

Stefano l 'arte della pittura da Giotto, il quale l 'amò molto

poco tempo, dopo la morte di Giotto, lo avanzò di maniera, d

e del vocabolo lo tenghino figliuol di Giotto; ma io per alcuni stratti ch

'fosse figliuolo di Stefano che di Giotto. Egli fu certamente molto parco

. Puossi attribuire a costui che dopo Giotto ponesse la pittura in grandissimo miglioramento,